È andata quindi in pensione la vecchia fattura cartacea, e così è caduta l’ultima esenzione che riguardava i forfettari che nell’anno precedente avevano percepito compensi fino a 25.000 euro.
Rimangono escluse solamente le professioni socio sanitarie che inviano le fatture al sistema tessera sanitaria (e solo in questo caso).
Esempio concreto:
Lo psicologo che fa la fattura al privato e la invia al sistema “tessera sanitaria” (che serve per la dichiarazione precompilata) farà ancora la fattura cartacea, ma se fattura a una azienda sarà obbligato a emettere la fattura elettronica.
- la data di emissione della fattura
- il pagamento del bollo
LA DATA DI EMISSIONE DELLA FATTURA
- per le prestazioni di servizio: all’atto del pagamento
per le vendita di beni: all’atto della consegna fisica del bene.
Ma che succede se è passato un mese e te ne sei dimenticato?
Con la fattura cartacea non ci sono problemi. È sufficiente emettere una fattura con la data di un mese prima, (salvo problemi di numerazione, vedi fatture bis ecc.).
Ma non posso fare la stessa cosa con la fattura elettronica. Il motivo è che devo inviarla all’AdE entro 12 giorni dall’emissione.
Per cui se metto la data del mese precedente (la data del bonifico) e la invio oggi all’AdE, mi becco una bella (bella si fa per dire) sanzione da 500 euro per tardivo invio.
Salvo pagare con ravvedimento: 55 euro entro 90 giorni o 62 euro entro l’anno.
Ovviamente sì ma se ti “beccano” dovrai pagare 500 euro di sanzione invece che 55!
Certo la possibilità che ti becchino è remota. Per accorgersene l’AdE dovrebbe effettuare una verifica generale sulla tua posizione fiscale accedendo anche ai tuoi conti correnti e (salvo che non tu non faccia di nome Pablo Escobar) non è una procedura usuale.
Quindi mettere la data giusta e pagare il ravvedimento oppure decidere di modificare la data sulla fattura dipende dalla tua “propensione al rischio”.
Quello che sicuramente non devi fare è inviare la fattura oltre i 12 giorni senza pagare il ravvedimento.
In questo caso infatti i sistemi informatici dell’AdE hanno tutti gli elementi per inviarti la sanzione in modo automatico con la PEC.
Fino a ora c’è stata molta tolleranza e di sanzioni ne ho visto pochissime, ma non è detto che in futuro la cosa cambi.
IL PAGAMENTO DEL BOLLO
È evidente che su un file telematico non si possano incollare le marche da bollo da 2 euro.
Quindi come si fa? Si versano trimestralmente tramite F24.
- contare ogni tre mesi le tue fatture che superano i 77, 47 euro, compilare una F24 e versarli tramite entratel
- andare sul sito dell’Agenzia delle Entrate dove trovi una sezione apposita per calcolare e versare i bolli, trovi qui il link con la guida ufficiale
- abbonarti a ForfettApp che fa tutto lui in maniera automatica😉
COSA PUÒ FARE FORFETTAPP PER TE
Il servizio di fatturazione elettronica è compreso nel prezzo, facile da usare, e ti permette di usufruire di alcune skill utili, come switchare tra più codici ateco, e, appunto, gestire la marca da bollo virtuale, sia che tu decida di addebitarla al tuo cliente che pagarla.
Inoltre ti manda degli avvisi per ricordarti di inviare la fattura all’Agenzia delle Entrate entro i 12 giorni.
E se per qualsiasi motivo tu non inviassi la fattura ti arriverà una seconda notifica per contattare l’assistenza e pagare la sanzione.
vuoi provare ForfettApp per 3 mesi a 29 euro
e dimenticarti così dei problemi di fatturazione elettronica, di bolli e sapere già oggi quanto pagherai di tasse al 30 di giugno?
scarica l’App, e registrati tenendo a portata di mano SPID e pec che ti serviranno per la firma del GDPR e per l’accesso al tuo cassetto fiscale presso i vari enti.