L’Agenzia delle Entrate si è finalmente (finalmente si fa per dire) espressa in merito alla natura dell’imposta di bollo, nel caso di addebito al cliente.
In tanti la consideravano come il rimborso di un’imposta che di fatto spetta in solido a entrambi i soggetti (emittente e destinatario della fattura), e che per questo motivo non dovesse costituire reddito.
Una parte minoritaria, invece, la riteneva un ricavo.
A fine 2022 il pronunciamento: l’importo deve essere considerato un ricavo a tutti gli effetti.
Il nostro parere (e quello di molti altri esperti) è discordante, ma non ci resta che pian…, adeguarci per evitare futuri accertamenti e considerare la rivalsa del bollo come un ricavo, su cui pagare tasse e contributi.
Ma se i 2 euro di bollo addebitati al clienti sono da ritenersi un ricavo, allora lo saranno anche ai fini della rivalsa INPS, delle casse professionali, dell’Enasarco ecc… Il che comporta che andranno modificati anche i calcoli all’emissione delle fatture!
ESEMPIO CONCRETO
Ipotizza una fattura da 520 euro di un forfettario soggetto alla contribuzione INPS della gestione separata che applica la rivalsa del 4%. Ecco come i 2 euro entrano a far parte della base per il calcolo..
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Con ForfettApp abbiamo eliminato il problema del bollo, ogni 3 mesi l’app conta le fatture che hai fatto, calcola il bollo dovuto, predispone l’F24 e ti chiede conferma del pagamento. Quindi invia l’F24 alla tua banca per il pagamento.
Inoltre ForfettApp ha diverse impostazioni tra cui scegliere: c’è l’impostazione generale in “impostazioni app”, dove puoi selezionare l’opzione “addebita il bollo al cliente”. Se la spunti ForfettApp a ogni fattura aggiungerà i 2 euro di bollo al tuo cliente (e poi tu ci pagherai le tasse).
Se invece la non selezioni, non li aggiungerà.
Ma a prescindere dalla tua scelta nelle impostazioni, potrai comunque decidere, fattura per fattura, come comportarti con il bollo.
Attenzione però, se decidi di non addebitare il bollo al cliente, lo pagherai comunque, ma rimarrà a carico tuo.
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