La data di emissione di una fattura deve avere come termine ultimo quella dell’operazione dove per effettuazione dell’operazione si intende:
– in caso di vendita di beni: all’atto della consegna o della spedizione
– in caso di prestazione di servizi: all’atto del pagamento.
A questo proposito, la legge dice che se ricevi un pagamento devi emettere la fattura con la data del pagamento, ma il Ministero delle Finanze ha più volte precisato che non conta la data del pagamento: “l’obbligo di emissione della fattura decorre dal momento di avvenuta conoscenza dell’incasso da parte del creditore“.
Quindi se una fattura ti viene pagata con bonifico il 7 febbraio, ma tu te ne accorgi il 25, potrai emettere la fattura con data 25 febbraio. Per ovvi motivi questo non è possibile in caso di pagamento in contanti.
Questa tolleranza del fisco potrà tornarti utile nel caso in cui ti dimenticassi di fare una fattura, nel qual caso potresti affermare di non aver visto il pagamento.
Ma non esagerare, nell’epoca del telematico è difficile sostenere di aver scoperto il pagamento di un bonifico dopo cinque mesi.
ESEMPIO CONCRETO
Se sei un commerciante che il 20 settembre vende un prodotto, la fattura dovrà essere datata al massimo il 20 settembre, anche se non sono sei stato ancora pagato.
Se invece fai prestazioni di sevizio, per esempio sei una videomaker, non conta la data nella quale hai consegnato il video, ma conta la data in cui sei stata pagata.
Quindi se hai fatto le riprese il 9 di maggio, ma ti vengono pagate il 15 luglio, la fattura potrà essere datata 15 luglio.
Ciò non toglie che sia possibile emettere la fattura anche il 9 di maggio.
Una precisazione importante:
– se ricevi un acconto devi emettere la fattura, perché hai ricevuto un pagamento in anticipo. Quindi nel caso precedente, se inizi le riprese video il 9 di maggio, ma il 30 ti aprile ricevi un acconto, dovrai emettere una fattura per l’importo dell’acconto i 30 di aprile.
Attenzione: la fattura elettronica deve essere inviata all’Agenzia delle Entrate entro 12 giorni dalla data della fattura, che coincide con la data dell’operazione.
COSA FA FORFETTAPP PER TE?
Con ForfettApp il servizio di fatturazione elettronica è compreso nel prezzo. Facile da usare, ti permette di usufruire di alcune skill utili, come switchare tra più codici ateco, gestire la marca da bollo virtuale, controllare se il tuo cliente ha aperto la mail con cui gli hai inviato la fattura.
Ma soprattutto ti invia degli avvisi per ricordarti di inviare la fattura all’Agenzia delle Entrate entro i 12 giorni.
E se per qualsiasi motivo tu non inviassi la fattura, ti arriverà una seconda notifica per contattare l’assistenza e pagare la sanzione.
vuoi provare ForfettApp per 3 mesi a 29 euro
e sapere già oggi quanto pagherai di tasse al 30 di giugno, pagare le F24 con un click e dimenticarti dei problemi con la fatturazione elettronica?
scarica l’App, e registrati tenendo a portata di mano SPID e pec che ti serviranno per la firma del GDPR e per l’accesso al tuo cassetto fiscale presso i vari enti.