L’evasione nel regime forfettario (parte 2)

3 Aprile 2024
Regime forfettario

Ho già scritto un altro post che riguarda l’evasione nel regime forfettario, lo trovi qui.
Ma un altro caso pericoloso, che capita molto più spesso di quanto si creda è il cliente o l’amico che paga troppe tasse.

ESEMPIO CONCRETO

TI faccio un esempio con un caso di cui sono stato testimone nell’anno scorso.
Ipotizziamo che un tuo cliente, un ottimo cliente, che ha una grossa società e che paga tantissime tasse ti faccia la seguente richiesta: visto che tu paghi solo il 5% di tasse e io il 50, potresti farmi una bella fattura così io mi scarico il costo. Le tasse e i contributi sulla fattura te li pago io.

Il pensiero del contribuente forfettario è stato: faccio un piacere al mio migliore cliente, lui mi paga tasse e contributi e in fondo che cosa faccio di male? Non ho mica evaso, anzi ho fatturato di più…

COSA DICE LA LEGGE

Il ragionamento può sembrare giusto, salvo un piccolo dettaglio contenuto nell’articolo 8 del Dlgs. 74/2000. Ovvero: E’ punito con la reclusione da quattro a otto anni chiunque, al fine di consentire a terzi l’evasione delle imposte sui redditi o sul valore aggiunto, emette o rilascia fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

Quindi il forfettario che ha emesso una fattura senza aver fatto alcuna prestazione sta rischiando la reclusione da quattro a otto anni (in realtà da uno a sei anni se la fattura è inferiore ai 100.000 euro).

In ogni caso non si scherza, si va a finire in galera, o meglio se sei incensurat* ti bruci la condizionale e ti fai qualche mese ai domiciliari oltre a diventare un pregiudicato e quindi addio concorsi pubblici, appalti, licenze e abilitazioni e radiazione da eventuali albi.

Siamo di fronte a un reato di falsa fatturazione oggettiva, ovvero fattura emessa senza avere effettuato le prestazioni indicate nella fattura stessa.
Come sempre ci sarà qualcuno che sta già pensando: “tanto non ci beccheranno mai”, ma fai attenzione, perché il cliente che te lo ha proposto è probabile che lo faccia abitualmente.
Forse non “beccheranno” te ma lui e poi, come salmoni contro corrente, risaliranno a te.
Tra l’altro, essendo la pena massima prevista in otto anni, sono possibili anche le intercettazioni telefoniche e ambientali.

In ogni caso vale la pena di rovinarsi l’intera vita lavorativa per fare un piacere? Secondo me no, e se il cliente insiste meglio mandarlo a quel paese, perché un cliente così è mille volte meglio perderlo che trovarlo.

ESEMPIO CONCRETO 2

Attenzione anche a un altro caso che capita ancora più spesso.
Sei un elettricista e rifai l’impianto elettrico a casa di un cliente. Al momento di fare la fattura il cliente ti chiede di intestarla alla sua società scrivendo nella descrizione rifacimento impianto elettrico degli uffici.
In questo caso la prestazione è stata realmente eseguita (rifacimento impianto elettrico), ma la fattura è stata intestata a un soggetto diverso.
Siamo di fronte a un caso di falsa fatturazione soggettiva, ma la pena è sempre la medesima ovvero fino a otto anni di reclusione.

IL CONSIGLIO DEL COMMERCIALISTA

Il mio consiglio è: stai alla larga da operazioni come quelle descritte sopra, non parliamo più di evasione e di pene pecuniarie, ma di reati penali e galera, o se ti va bene gli arresti domiciliari!