Ecco cosa deve fare un medico, o un operatore sanitario, che volesse aprire l’attività in maniera autonoma, quindi non come dipendente, per aderire al regime dei forfettari:
- Compilare e inviare il modulo per apertura della partita iva entro il trentesimo giorno di inizio dell’attività, specificando il regime contabile scelto, in questo caso regime dei forfettari
- Iscrizione obbligatoriamente alla Cassa Previdenziale specifica dedicata ai medici, cioè L’ENPAM. Questa cassa previdenziale gestisce il Fondo generale (Quota A e Quota B) e i Fondi speciali.
REQUISITI DI ACCESSO PER IL REGIME DEI FORFETTARI
Per poter essere un medico forfettario dovrai rispettare l’unico limite previsto dalla normativa sul Regime forfettario, ovvero:
- non superare gli 85 mila euro di ricavi nell’anno
- se sei assunto anche come dipendente o hai la pensione, il tuo reddito lordo non può essere superiore ai 30.000 Euro
- se hai personale dipendente o collaboratori non puoi superare 20.000 Euro di spesa
- non puoi essere socio di società di persone
- non puoi essere socio di controllo di SRL che svolgono attività riconducibili a quella che svolgi come forfettario.
Aprendo una nuova partita iva potrai aderire direttamente al regime dei forfettari non avendo precedenti da dover verificare.
Se invece hai già una partita iva, dovrai controllare di essere in possesso dei requisiti.
CONTRIBUTI EPAM
Gli iscritti all’Albo dei Medici Chirurghi e Odontoiatri hanno le stesse regole degli altri contribuenti forfettari.
La sola differenza è l’obbligo di iscrizione all’ENPAM (Ente Nazionale Previdenza e Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri), ossia la Cassa previdenziale dedicata ai Medici.
L’ENPAM gestisce due tipi di contributi: il Fondo generale (Quota A e Quota B) e i Fondi speciali.
Quota A
I contributi Quota A sono versati in modalità fissa, quindi devono essere pagati indipendentemente dall’ammontare di reddito maturato.
Possono essere pagati in un’unica soluzione oppure in quattro rate senza interessi.
L’ammontare di contributi fissi è pari a:
- 117,06 € all’anno per gli studenti
- 234,11€ all’anno fino a 30 anni di età;
- 454,42 € all’anno dal compimento dei 30 fino ai 35 anni;
- 852,74 € all’anno dal compimento dei 35 fino ai 40 anni
- 1574,86 € all’anno dal compimento dei 40 anni fino all’età del pensionamento;
- 852,74 € all’anno per gli iscritti oltre i 40 anni ammessi a contribuzione ridotta (a questa categoria appartengono solo gli iscritti che hanno presentato la scelta prima del 31 dicembre 1989. Dal 1990 non esiste più la possibilità di chiedere la contribuzione ridotta).
A queste somme va aggiunto anche il contributo di maternità, adozione e aborto pari a 44 euro all’anno.
Quota B
Oltre ai contributi fissi, si devono pagare anche i contributi Quota B se si supera un reddito minimale che è pari a:
- 4.457,73 € gli iscritti attivi di età inferiore a 40 anni o ammessi al contributo ridotto della Quota A;
-
8.232,59 € per gli iscritti attivi di età superiore a 40 anni.
Si applicano sul reddito prodotto nell’anno precedente eccedente il minimale le seguenti aliquote:
- 18,50% del reddito professionale, fino all’importo del Reddito massimale pari a 102.543,00;
- 1% sul reddito eccedente l’importo di 102.543,00, di cui solo lo 0,50% pensionabile.
La Quota B deve essere versata in un’unica soluzione se il versamento avviene tramite bollettino MAV precompilato.
Se invece si effettua il pagamento tramite addebito diretto su conto corrente, si può scegliere se versare l’importo in:
- unica soluzione
- due rate
- cinque rate.
Per approfondire ulteriormente l’argomento puoi andare sul sito dell’ENPAM: Vademecum della Previdenza ENPAM.
COSA PUÒ FARE PER TE FORFETTAPP?
Per ora nulla perché non ci occupiamo della contribuzione dei medici.